Trilogia della pianura #2: Crepuscolo di Kent Haruf

Stava diventando buio, il crepuscolo precoce di una breve giornata invernale, il cielo impallidiva, scendeva la notte.

Crepuscolo: questa è l’atmosfera di tutto il libro. Nell’immaginaria cittadina di Holt nel Colorado, spazzata da venti freddi in inverno e rovente d’estate, vivono uomini, donne e ragazzi: tante storie che si intrecciano.

CrepuscoloI personaggi illuminati dalla sguardo di Haruf spesso condividono una solitudine, che sia quella dell’anzianità che ti priva di familiari, che sia l’essere abbondonati dai mariti in fuga in Alaska, che sia l’assenza di una famiglia in grado di prendersi cura di te o la tua incapacità di inserirti in un gruppo.

Alcune di questi esseri umani troveranno un’anima complementare, un volto amico in grado di comprenderli nel profondo. Per altri la solitudine sembra non aver via di scampo. Ma chissà. Quelle descritte magistralmente da Haruf sono solo frammenti di vita, attimi resi immortali dalla sua prosa. Ognuno di noi può sperare una vita migliore per i fratelli Joy Rae e Richie, può sognare che il giovane DJ trovi un’altra amica con la quale condividere i solitari pomeriggi, può continuare a immaginare che Raymond trascorra l’ultima parte della sua vecchiaia serenamente.

E’ sempre la vita ad essere la protagonista dei libri di Haruf, piccole gioie e grandi dolori, emozioni che mi rendono tanto simile ai personaggi di un’immaginaria cittadina del Colorado.
Kent Haruf è stato per me la più bella scoperta del 2016 e, ora che ho finito la trilogia, già sento la mancanza di Holt.  Mi consolo sapendo che entro fine anno uscirà un altro libro di questo scrittore che a torto ho ignorato per tanto tempo.

Reading Challenge 2016

Con Crepuscolo partecipo alla #readingchallenge2016 nella categoria #misparounatrilogia

Il libro: Crepuscolo
L’autore: Kent Haruf

Il bacino di utenza: questo è uno di queli libri che sei felice di ritrovare sul comodino alla sera, che non vorresti mai smettere di leggere, che ti costringe ad alzarti alle cinque del mattino per finire le ultime trenta pagine. Un libro adatto a chi ama la letteratura americana contemporanea e che consiglio vivamente a chi ha già letto il primo della trilogia, Canto della Pianura. I due libri sono connessi fra loro, quindi, se non conoscete Haruf, iniziate dal primo. ATTENZIONE: GENERA DIPENDENZA

10 commenti

  1. Letta tutta la trilogia e condivido pienamente i commenti di Polimena un racconto senza tempo molto lento eppure mai noioso sapientemente descritto in ogni dettaglio a partire dai dialoghi fino al paesaggio e alla natura soprattutto del primo mi ha colpito come Haruf dia un colore ad ogni cosa!
    Ognuno dei 3 libri ha vita propria ma mentre nel secondo si ritrovano alcuni personaggi in sequel il terzo Benediction è quasi del tutto scollegato unico peccato! Grande Haruf

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    • Sono contenta che ti sia piaciuto, Barbara. Leggi anche l-ultimo uscito, Vincoli, che non [ male per nulla. Invece quello che mi [ piaciuto meno dei suoi Le nostra anime di notte

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