Le correzioni di Jonathan Franzen

Le correzioni
Le correzioni

A volte capita di incontrare dei libri che non dovresti leggere in quello specifico momento della tua vita. Così è stato per me con Le correzioni di  Jonathan Franzen.

La famiglia Lambert vive a St.Jude nel Midwest: i genitori Alfred ed Enid e i tre figli. Non è una famiglia violenta, non ci sono stati drammi nelle loro vite, non ci sono problemi di sorta. E’ una famiglia come tante dove i genitori correggono i figli seguendo una via che è propria.
Non ci sono cattive intenzioni, non c’è odio. Forse un po’ di disattenzione e di superficialità. Forse poche dimostrazioni d’affetto, pochi riconoscimenti, pochissime parole alcune delle quali molto crudeli.
Tanti non detti, tanti sentimenti non espressi ma dati per scontati.

I genitori sbagliano ovviamente.

I figli crescono con i propri rancori, con il desiderio di accontentare i genitori o di buttare all’aria tutto quello che è stato loro insegnato. Un desiderio di rivincita, di farsi un posto nella vita, di migliorare e di non sbagliare come hanno fatto loro.

Però i figli crescono e sbagliano a loro volta.

Crescono e diventano genitori. E sbagliano di nuovo. Perchè la ruota della vita gira.

Poi i tuoi infallibili genitori invecchiano e hanno bisogno di te, figlio che hai desiderato non essere corretto e che ora invece vuoi correggere.

I rancori si attenuano, l’amore sopito e sepolto viene a galla. Quei padri e quelle madri tanto autoritari ora diventano fragili e bisognosi d’affetto e di cure. Ora che sei genitore puoi comprendere i loro errori e forse, giustificarli.

Proprio quegli stessi errori che hanno cambiato il tuo modo di essere e di pensare, il tuo modo di porti nei confronti della vita, la tua capacità di metterti in gioco, il tuo modo di rapportarti agli altri. Si tratta di strati e strati di esperienze ed emozioni che si sovrappongono per formare l’essere umano che sei diventato e che diventerai.

Per concludere questa recensione che pare più uno sfogo questo libro è il sunto della mia vita e, credo, di quella di molti altri come me.
Mi ha fatto male e non era il momento giusto per leggerlo.
Troppe analogie, troppa verità.

Il libro: Le correzioni
L’autore: Jonathan Franzen
Il bacino d’utenza: leggete questo libro se siete tranquilli e liberi da pensieri, se non avete nulla da rinfacciare ai vostri genitori, se siete di ottimo umore. Se non è ancora giunto il momento di fare dei bilanci della vostra vita. Il libro mette ansia ma Franzen è un ottimo scrittore, talmente bravo che l’identificazione con i personaggi è totale!
Qui la recensione di Danielonda

15 commenti

  1. Già, Polimena, una famiglia normale. Ma quanto fa male la normalità! E poi ci si chiede quanti errori stiamo facendo noi con i nostri figli…
    Lo posto sul nostro blog, l’avevamo letto per il percorso sulla famiglia americana.

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    • Grazie! quanto è vero quello che dici. Per questo è così amaro questo libro. Perché l’errore, spesso non voluto, è insito nell’essere umano. Ma proprio l’errore nell’educare i figli conduce a cambiare il corso della loro esistenza. Almeno per la mia è stato così. Spero tanto di non ripetere gli stessi errori con i miei figli ma se non saranno quelli, sicuramente sbaglierò(emo, ci metto anche mio marito) su altre cose.
      E poi il rapporto con i genitori, vedeli invecchiare ed ammalarsi, diventare fragili e bisognosi di cure. Mia madre soffre della stessa malattia di Alfred, il padre della famiglia Lampert, anche per questo mi ci rivedo moltissimo.

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  2. L’ho letto quando uscì in Italia e ne ho un ricordo sbiadito. Confesso che non mi sembra mi avesse coinvolto nel profondo, l’avevo sentito un po’ estraneo ma non so dirtene il motivo. Era un periodo troppo denso per me, forse ero in saturazione, lo rileggerò… Un abbraccio

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    • In altri momenti della mia vita probabilmente mi avrebbe fatto lo stesso effetto che ha fatto a te. Ma sai come succede a volte, leggi un libro e ci trovi tante cose di te e della tua esperienza. Poi lo chiudi e le frasi e le situazioni del libro ti ronzano dentro la testa per giorni e giorni.

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  3. Mentre leggo la recensione penso: “Bella! E convincente. Un libro da leggere”. Poi torno in me e mi rendo conto che lo lessi quando uscì e che per giunta non mi piacque affatto. Tanto che mi sono rifiutata di prendere il suo successivo, Libertà.
    Potere delle buone recensioni, che non siano riassunti pedissequi come ormai avviene anche sulle testate importanti.

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    • Grazie Laura, non saprei dire se mi sia piaciuto tantissimo, di sicuro ho preferito Libert, che ho letto quando usc. Per me stato un libro doloroso perch mi sono rispecchiata in quella infelice e normale famiglia americana.

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  4. Bellissima recensione. Mi ha fatto venire una gran voglia di leggerlo, ma anche di non leggerlo. Temo che, come dici tu, possa non essere il momento adatto. Ma se le tensioni esistono allora mi chiedo: ci sarà mai un momento adatto? Non lo so, ma per ora posticipo. Meglio iniziare l’anno col letture più positive. Se è destino io e questo libro ci incontreremo prima o poi.

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    • Grazie! Non so quale sia per ognuno di noi il momento adatto. Forse quando non sei madre e figlia di genitori malati. A me è accaduto di identificarmi nei personaggi ma a qualcun altro il libro potrebbe sembrare noioso. Come dici tu, se è destino, tu e questo libro vi incontrerete in futuro!

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  5. Non avevo visto il tuo commento a Le correzioni, e leggendolo rimango davvero senza parole perché a volte, a distanza di tempo, luoghi e persone, una lettura riesce a suscitare impressioni tanto in sintonia. Strano e bello!

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