La Grecia di Petros Markaris

La lunga estate calda
La lunga estate calda

Atene dopo Olimpiadi, con gli stadi solo qualche mese prima tirati a lucido ed ora abbandonati, sedili divelti, infissi rubati, incuria, traffico intenso, caldo torrido. Nella capitale greca, come al solito descritta minuziosamente nella topografia, strada per strada, vicolo per vicolo, si muove ancora una volta la creatura più amata di Petros Markaris, il commissario Charitos. Una figlia che finalmente si specializza in giurisprudenza e che lui ha mantenuto agli studi con molta fatica, il dirottamento di un traghetto, una serie di omicidi.

La connotazione geografica del personaggio è molto forte, niente cicladi_casebianche_tettiazzurri ma la metropoli globalizzata in cui campeggiano gli immensi cartelloni pubblicitari e in cui la televisione gioca un ruolo massiccio nell’influenza dell’opinione pubblica.

Le recensioni parlano del commissario Charitos come la versione greca di Montalbano o di Pepe Carvalho, il Maigret di Atene. E lo scrittore stesso rende omaggio ai grandi del noir utilizzando un titolo che ricorda uno dei libri più famosi di Raymond Chandler.

Il personaggio è simpatico, ironico, cinico. Per pensare meglio legge le definizioni sui dizionari, viaggia su una scassatissima Mirafiori, è allergico alla tecnologia, ama la cucina della moglie.

Non è tanto la trama noir ad appassionare quanto il contorno, le scene di vita familiare, il rapporto con la figlia, il ricordo della Grecia dei Colonnelli.
Sospenderei il giudizio, in attesa del prossimo giallo….

Il libro: La lunga estate calda del commissario Charitos
L’autore: Petros Markaris
Il bacino di utenza: per chi vuole conoscere una Grecia fuori dai circuiti turistici, per chi ama i gialli di Simenon, di Camilleri, di Montalban, di Izzo.

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